Advertisement

Massimo Urbani

Advertisement

Massimo Urbani

Birth
Rome, Città Metropolitana di Roma Capitale, Lazio, Italy
Death
24 Jun 1993 (aged 36)
Rome, Città Metropolitana di Roma Capitale, Lazio, Italy
Burial
Rome, Città Metropolitana di Roma Capitale, Lazio, Italy Add to Map
Memorial ID
View Source
Massimo Urbani, sassofonista contraltista italiano, nacque a Roma, e visse nel quartiere di Monte Mario della Capitale. Iniziò lo studio del clarinetto già all'età di 11 anni, per passare poi al sassofono. Grazie a quello strumento, suonato con uno stile che si rifaceva a maestri come Charlie Parker e Ornette Coleman, venne notato dal sassofonista napoletano Mario Schiano e dal contrabbassista sardo Marcello Melis. Nel 1973, incise per la prima volta nell'album "Sud", di Mario Schiano. Come allievo, seguì il corso del compositore, pianista, e direttore d'orchestra, Giorgio Gaslini, al conservatorio musicale Santa Cecilia di Roma. Nel 1974 suonò il sax nell'album "Chiaro" del duo Loy & Altomare, partecipò alla seconda edizione di Umbria Jazz, e conobbe il sassofonista bebop statunitense Edward "Sonny" Stitt. Fece anche parte dell'ensemble della "Collective Orchestra", del pianista compositore Gaetano Liguori. All'età di 17 anni, il trombettista Enrico Rava lo invitò ad esibirsi in America. Un aneddoto relativo a quel periodo, racconta come Massimo, dopo aver involontariamente rotto un costoso registratore in casa di Rava, temendo una dura reazione, si dileguò per un paio di giorni, girovagò per la città di New York e dormì sulle panchine del Central Park, per tornare poi, malconcio e febbricitante, a scusarsi. Rava ricorda comunque con orgoglio, il successo folgorante scaturito da quel viaggio newyorkese di Urbani, che aveva sconcertato con il suo talento i maggiori sassofonisti dell'epoca, da David Schnitter a Bob Mover. L'inquietudine esistenziale, nel corso degli anni, provocò comunque a Massimo, svariati problemi. L'uso di droga e alcool contribuirono al suo triste declino, finchè morì, alla precocissima età di 36 anni, per un collasso cardiocircolatorio. L'Associazione jazzistica italiana "Amici della musica" di Urbisaglia (Mc), nel 1995-1996 ha creato in sua memoria, il "Premio Massimo Urbani". Il Comune di Camerino (Mc), ha istituito il premio "International Massimo Urbani Award" (IMUA), e nel 2007, le due Associazioni unite, hanno creato il PREMIO INTERNAZIONALE MASSIMO URBANI, con il quale vengono lanciati alla ribalta, i giovani talenti del Jazz internazionale.

Carissimo Massimo, sei il "Jimi Hendrix del Sax"! Nessuno potrà mai dimenticarti, anche se il Destino Ti ha portato via a soli 36 anni. Ti preghiamo, continua a suonare! Riposa in Pace con Nostro Signore Gesù Cristo.
Massimo Urbani, sassofonista contraltista italiano, nacque a Roma, e visse nel quartiere di Monte Mario della Capitale. Iniziò lo studio del clarinetto già all'età di 11 anni, per passare poi al sassofono. Grazie a quello strumento, suonato con uno stile che si rifaceva a maestri come Charlie Parker e Ornette Coleman, venne notato dal sassofonista napoletano Mario Schiano e dal contrabbassista sardo Marcello Melis. Nel 1973, incise per la prima volta nell'album "Sud", di Mario Schiano. Come allievo, seguì il corso del compositore, pianista, e direttore d'orchestra, Giorgio Gaslini, al conservatorio musicale Santa Cecilia di Roma. Nel 1974 suonò il sax nell'album "Chiaro" del duo Loy & Altomare, partecipò alla seconda edizione di Umbria Jazz, e conobbe il sassofonista bebop statunitense Edward "Sonny" Stitt. Fece anche parte dell'ensemble della "Collective Orchestra", del pianista compositore Gaetano Liguori. All'età di 17 anni, il trombettista Enrico Rava lo invitò ad esibirsi in America. Un aneddoto relativo a quel periodo, racconta come Massimo, dopo aver involontariamente rotto un costoso registratore in casa di Rava, temendo una dura reazione, si dileguò per un paio di giorni, girovagò per la città di New York e dormì sulle panchine del Central Park, per tornare poi, malconcio e febbricitante, a scusarsi. Rava ricorda comunque con orgoglio, il successo folgorante scaturito da quel viaggio newyorkese di Urbani, che aveva sconcertato con il suo talento i maggiori sassofonisti dell'epoca, da David Schnitter a Bob Mover. L'inquietudine esistenziale, nel corso degli anni, provocò comunque a Massimo, svariati problemi. L'uso di droga e alcool contribuirono al suo triste declino, finchè morì, alla precocissima età di 36 anni, per un collasso cardiocircolatorio. L'Associazione jazzistica italiana "Amici della musica" di Urbisaglia (Mc), nel 1995-1996 ha creato in sua memoria, il "Premio Massimo Urbani". Il Comune di Camerino (Mc), ha istituito il premio "International Massimo Urbani Award" (IMUA), e nel 2007, le due Associazioni unite, hanno creato il PREMIO INTERNAZIONALE MASSIMO URBANI, con il quale vengono lanciati alla ribalta, i giovani talenti del Jazz internazionale.

Carissimo Massimo, sei il "Jimi Hendrix del Sax"! Nessuno potrà mai dimenticarti, anche se il Destino Ti ha portato via a soli 36 anni. Ti preghiamo, continua a suonare! Riposa in Pace con Nostro Signore Gesù Cristo.

Sponsored by Ancestry

Advertisement