Advertisement

Vittime del Cinema Statuto

Advertisement

Vittime del Cinema Statuto

Birth
Death
13 Feb 1983
Turin, Città Metropolitana di Torino, Piemonte, Italy
Burial
Burial Details Unknown Add to Map
Memorial ID
View Source
ITALIANO: (See below the English language)
Cinema Statuto [Tratto da Wikipedia]
Il Cinema Statuto era un cinema della città di Torino, Italia, sito in Via Cibrario 16-18, in cui il 13 febbraio 1983, a causa di un incendio, morirono 64 persone, per intossicazione da fumi e per ustioni. La più giovane delle vittime aveva 7 anni, la più anziana 55. Al momento dell'incendio, nel cinema era in proiezione il film "La capra", con Gerard Depardieu. Stando alle dichiarazioni del proprietario del cinema, le fiamme si sarebbero propagate partendo da una tenda. Le vittime, sebbene avessero tentato la fuga, trovarono le uscite di sicurezza chiuse non riuscendo così a sfuggire alle esalazioni di acido cianidrico, prodotto della combustione del tessuto delle sedie e dal rivestimento plastico delle pareti. Raimondo Cappella, il proprietario del cinema al tempo dei fatti, fu condannato a otto anni in primo grado e a due anni in secondo grado, oltreché risarcire i parenti delle vittime con una somma di 3 miliardi di lire; inoltre tutti i suoi beni vennero sequestrati. Dal giorno della tragedia il Cinema Statuto non riaprì mai. Fu considerata la più grande strage verificatasi dal dopoguerra a Torino. Attualmente il Cinema Statuto non esiste più, è stato abbattuto sul finire degli anni novanta per costruire un condominio. Pochi metri più avanti, su Via Cibrario, è stata intitolata un'aiuola a memoria delle vittime.

Parte aggiunta alle note di Wikipedia:
In seguito a questa immane tragedia, si iniziò a dotare obbligatoriamente ogni locale pubblico, di adeguati mezzi di sicurezza, come le porte con i maniglioni anti-panico.
I NOMI DELLE VITTIME:
Renato Alasia, Amelia Angelini, Lorena Artioli, Loretta Artioli, Roberto Borsallini, Moona Bekari, Luciano Bergonzi, Paola Boggio Bertinet, Alberto Bonomo, Domenico Brandascio, Elsa Cabodi, Bonnie Claire Calvert, Rosanna Cima, Maria Luisa Chierici, Marina Dalboni, Michelina D'Andrea, Giuseppe Depace, Rosalba Di Cesare, Renata Di Giacomo, Silvana Di Gioia, Genoveffa Di Lieto, Angela Di Nicoli, Marisa Duchich, Yvonne Rosanna Facciano, Annalisa Fantoni, Giacomo Fracchia, Roberto Galizia, Palarì Galvani, Anita Giovanna Gamba, Sergio Ganovelli, Eugenio Gatti, Annaclara Goitre, Germana Jelo, Carolina Luccitelli, Paola Magno, Michele Marmo, Sergio Marzullo, Amodeo Massimetti, Michele Melidoro, Antonio Molino, Giancarlo Morando, Andrea Morando, Dorina Morbidelli, Donato Nicolò, Marco Palazzini, Roberto Pepino, Luca Pipoli, Lorenzo Racca, Guido Rampini, Giuseppe Ridolfo, Piera Rivarossa, Adriano Rossi, Giuseppina Saglia, Aldo Saracco, Biagio Savona, Paola Scaluzzo, Luigi Stringani, Riccardo Trabbia, Angela Trafano, Angelo Vago, Giovanni Vario, Giuseppina Vario, Maria Maurizio Verna, Renata Ramona Zambon.
Gli orfani furono nove.

ENGLISH:
Cinema Statuto [Taken from Wikipedia and translated with Google Translator]]
The Statuto Cinema was a cinema in the city of Turin, Italy, located in Via Cibrario 16-18, in which the 13 February 1983, because of a fire, 64 people died, poisoning from smoke and burns. The youngest victim was 7 years old, the oldest 55. At the time of the fire, in the Cinema was projected the movie "La capra" (The Goat), starring Gerard Depardieu. According to the declarations of the owner of the cinema, the flames would spread from a tent. The victims, although they had tried to escape, they found exits closed not allowing them to escape the exhalations of hydrogen cyanide, a product of combustion of the tissue of the chairs and the plastic covering of the walls. Raimondo Cappella, the owner of the cinema at the material time, was sentenced to eight years in the first degree and two years in the second degree, as well as compensate the relatives of the victims with a sum of 3 billion lire; also all his possessions were sequestered. From the day of the tragedy Cinema Statuto do not never reopened. It was considered the largest massacre since World War II occurred in Turin. Currently the Cinema Statuto no longer exists, was shot in the late nineties to build an apartment block. A few yards away, on Via Cibrario, was named a flower bed in memory of the victims.

Part added to the notes of Wikipedia:
Following this terrible tragedy, it began to provide mandatory every public place adequate safety measures, such as doors with anti-panic pull handles.
THE NAMES OF THE VICTIMS:
Renato Alasia, Amelia Angelini, Lorena Artioli, Loretta Artioli, Roberto Borsallini, Moona Bekari, Luciano Bergonzi, Paola Boggio Bertinet, Alberto Bonomo, Domenico Brandascio, Elsa Cabodi, Bonnie Claire Calvert, Rosanna Cima, Maria Luisa Chierici, Marina Dalboni, Michelina D'Andrea, Giuseppe Depace, Rosalba Di Cesare, Renata Di Giacomo, Silvana Di Gioia, Genoveffa Di Lieto, Angela Di Nicoli, Marisa Duchich, Yvonne Rosanna Facciano, Annalisa Fantoni, Giacomo Fracchia, Roberto Galizia, Palarì Galvani, Anita Giovanna Gamba, Sergio Ganovelli, Eugenio Gatti, Annaclara Goitre, Germana Jelo, Carolina Luccitelli, Paola Magno, Michele Marmo, Sergio Marzullo, Amodeo Massimetti, Michele Melidoro, Antonio Molino, Giancarlo Morando, Andrea Morando, Dorina Morbidelli, Donato Nicolò, Marco Palazzini, Roberto Pepino, Luca Pipoli, Lorenzo Racca, Guido Rampini, Giuseppe Ridolfo, Piera Rivarossa, Adriano Rossi, Giuseppina Saglia, Aldo Saracco, Biagio Savona, Paola Scaluzzo, Luigi Stringani, Riccardo Trabbia, Angela Trafano, Angelo Vago, Giovanni Vario, Giuseppina Vario, Maria Maurizio Verna, Renata Ramona Zambon.
The orphans were nine.
ITALIANO: (See below the English language)
Cinema Statuto [Tratto da Wikipedia]
Il Cinema Statuto era un cinema della città di Torino, Italia, sito in Via Cibrario 16-18, in cui il 13 febbraio 1983, a causa di un incendio, morirono 64 persone, per intossicazione da fumi e per ustioni. La più giovane delle vittime aveva 7 anni, la più anziana 55. Al momento dell'incendio, nel cinema era in proiezione il film "La capra", con Gerard Depardieu. Stando alle dichiarazioni del proprietario del cinema, le fiamme si sarebbero propagate partendo da una tenda. Le vittime, sebbene avessero tentato la fuga, trovarono le uscite di sicurezza chiuse non riuscendo così a sfuggire alle esalazioni di acido cianidrico, prodotto della combustione del tessuto delle sedie e dal rivestimento plastico delle pareti. Raimondo Cappella, il proprietario del cinema al tempo dei fatti, fu condannato a otto anni in primo grado e a due anni in secondo grado, oltreché risarcire i parenti delle vittime con una somma di 3 miliardi di lire; inoltre tutti i suoi beni vennero sequestrati. Dal giorno della tragedia il Cinema Statuto non riaprì mai. Fu considerata la più grande strage verificatasi dal dopoguerra a Torino. Attualmente il Cinema Statuto non esiste più, è stato abbattuto sul finire degli anni novanta per costruire un condominio. Pochi metri più avanti, su Via Cibrario, è stata intitolata un'aiuola a memoria delle vittime.

Parte aggiunta alle note di Wikipedia:
In seguito a questa immane tragedia, si iniziò a dotare obbligatoriamente ogni locale pubblico, di adeguati mezzi di sicurezza, come le porte con i maniglioni anti-panico.
I NOMI DELLE VITTIME:
Renato Alasia, Amelia Angelini, Lorena Artioli, Loretta Artioli, Roberto Borsallini, Moona Bekari, Luciano Bergonzi, Paola Boggio Bertinet, Alberto Bonomo, Domenico Brandascio, Elsa Cabodi, Bonnie Claire Calvert, Rosanna Cima, Maria Luisa Chierici, Marina Dalboni, Michelina D'Andrea, Giuseppe Depace, Rosalba Di Cesare, Renata Di Giacomo, Silvana Di Gioia, Genoveffa Di Lieto, Angela Di Nicoli, Marisa Duchich, Yvonne Rosanna Facciano, Annalisa Fantoni, Giacomo Fracchia, Roberto Galizia, Palarì Galvani, Anita Giovanna Gamba, Sergio Ganovelli, Eugenio Gatti, Annaclara Goitre, Germana Jelo, Carolina Luccitelli, Paola Magno, Michele Marmo, Sergio Marzullo, Amodeo Massimetti, Michele Melidoro, Antonio Molino, Giancarlo Morando, Andrea Morando, Dorina Morbidelli, Donato Nicolò, Marco Palazzini, Roberto Pepino, Luca Pipoli, Lorenzo Racca, Guido Rampini, Giuseppe Ridolfo, Piera Rivarossa, Adriano Rossi, Giuseppina Saglia, Aldo Saracco, Biagio Savona, Paola Scaluzzo, Luigi Stringani, Riccardo Trabbia, Angela Trafano, Angelo Vago, Giovanni Vario, Giuseppina Vario, Maria Maurizio Verna, Renata Ramona Zambon.
Gli orfani furono nove.

ENGLISH:
Cinema Statuto [Taken from Wikipedia and translated with Google Translator]]
The Statuto Cinema was a cinema in the city of Turin, Italy, located in Via Cibrario 16-18, in which the 13 February 1983, because of a fire, 64 people died, poisoning from smoke and burns. The youngest victim was 7 years old, the oldest 55. At the time of the fire, in the Cinema was projected the movie "La capra" (The Goat), starring Gerard Depardieu. According to the declarations of the owner of the cinema, the flames would spread from a tent. The victims, although they had tried to escape, they found exits closed not allowing them to escape the exhalations of hydrogen cyanide, a product of combustion of the tissue of the chairs and the plastic covering of the walls. Raimondo Cappella, the owner of the cinema at the material time, was sentenced to eight years in the first degree and two years in the second degree, as well as compensate the relatives of the victims with a sum of 3 billion lire; also all his possessions were sequestered. From the day of the tragedy Cinema Statuto do not never reopened. It was considered the largest massacre since World War II occurred in Turin. Currently the Cinema Statuto no longer exists, was shot in the late nineties to build an apartment block. A few yards away, on Via Cibrario, was named a flower bed in memory of the victims.

Part added to the notes of Wikipedia:
Following this terrible tragedy, it began to provide mandatory every public place adequate safety measures, such as doors with anti-panic pull handles.
THE NAMES OF THE VICTIMS:
Renato Alasia, Amelia Angelini, Lorena Artioli, Loretta Artioli, Roberto Borsallini, Moona Bekari, Luciano Bergonzi, Paola Boggio Bertinet, Alberto Bonomo, Domenico Brandascio, Elsa Cabodi, Bonnie Claire Calvert, Rosanna Cima, Maria Luisa Chierici, Marina Dalboni, Michelina D'Andrea, Giuseppe Depace, Rosalba Di Cesare, Renata Di Giacomo, Silvana Di Gioia, Genoveffa Di Lieto, Angela Di Nicoli, Marisa Duchich, Yvonne Rosanna Facciano, Annalisa Fantoni, Giacomo Fracchia, Roberto Galizia, Palarì Galvani, Anita Giovanna Gamba, Sergio Ganovelli, Eugenio Gatti, Annaclara Goitre, Germana Jelo, Carolina Luccitelli, Paola Magno, Michele Marmo, Sergio Marzullo, Amodeo Massimetti, Michele Melidoro, Antonio Molino, Giancarlo Morando, Andrea Morando, Dorina Morbidelli, Donato Nicolò, Marco Palazzini, Roberto Pepino, Luca Pipoli, Lorenzo Racca, Guido Rampini, Giuseppe Ridolfo, Piera Rivarossa, Adriano Rossi, Giuseppina Saglia, Aldo Saracco, Biagio Savona, Paola Scaluzzo, Luigi Stringani, Riccardo Trabbia, Angela Trafano, Angelo Vago, Giovanni Vario, Giuseppina Vario, Maria Maurizio Verna, Renata Ramona Zambon.
The orphans were nine.

Sponsored by Ancestry

Advertisement